Mitocondrio mon amour

mitocondrio mon amour

Come non invecchiare 

Mentre la metà dell’orbe terraqueo devolve i propri dati per vedersi invecchiato su Faceapp, qualcuno si è ingegnato al posto loro a inventare strategie di ringiovanimento.

Il segreto è semplice: c’è un legame stretto tra un allenamento fisico blandamente attivante e la capacità del nostro organismo di produrre energia. Intuito questo, scatta la luna di miele col mitocondrio, il sistema diffuso che, con le parole di Soresi, “si trova ovunque ci sia da compiere un duro lavoro.” Una frusta metabolica, insomma.

Per coerenza, Enzo Soresi è uno degli ultra ottantenni meglio invecchiati d’Italia. Primario emerito all’Ospedale Niguarda di Milano, stupì tutti anni fa con lo splendido saggio “Il cervello anarchico”, un debutto molto brillante con cui regolava alcuni luoghi comuni spicci su sistema nervoso centrale e periferico, ordine e caos, tecniche del colpo di stato metabolico, resistenza fisica e arzillismo.

Chiunque avrà il piacere e il privilegio di incontrarlo scoprirà quasi subito che il vero segreto di Enzo Soresi – oltre alla riduzione dei carboidrati – sta in una curiosità indomabile e nell’autoironia sana e inconsapevole (che non salva solo il giovane 😉 )

La Pnei, psiconeuroendocrinoimmunologia, è una nuova grande scienza, trascurata dalla medicina perché nessuno è in grado di quantificare quanti neurotrasmettitori vengano liberati da un’emozione. Io e lei siamo due esperimenti biologici che datano 4 miliardi di anni. Io sono più riuscito di lei. Perciò nego la vecchiaia. Non c’è limite alla plasticità cerebrale, non c’è limite alla neurogenesi. Esiste un flusso continuo di cellule staminali prodotte dal cervello: chi non le utilizza, le perde”.